Come si fa a non chiedere?

Per amare, bisogna smettere di volere. Smettere di cercare. Smettere di controllare.

Non esigere nulla. Non domandare niente. Limitarsi ad essere lì. Silenziosi. Solo quando è necessario…

Tanto nessuno può cancellare quello che è successo. Nessuno può riparare la violenza. È così. Punto e basta.

Ma come si fa a non chiedere? Come si fa a tacere? Come si fa a dimenticare tutto quello che abbiamo perso e distrutto, cercato e reclamato?

Soprattutto quando l’amore e la collera vanno di pari passo. Quando la tenerezza e la paura si intrecciano fino a confondersi…

Col tempo si impara che non c’è niente da fare. Che l’impatto con la realtà è drammatico. Che è inutile sperare che forse un giorno tutto sarà diverso.

Col tempo si impara che l’inizio della gioia è proprio lì, quando accettiamo che il passato non passi mai. A meno di non essere capaci di convivere col disordine e di rinunciare all’immutabilità e alla permanenza.

Anche quando ci si perde per strada. E lui è troppo lontano per rendersene conto…

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34 risposte a Come si fa a non chiedere?

  1. nadialattanzi ha detto:

    …sembra che tu, con questo post, abbia letto nel mio cuore!…grazie…

    • scrittosullasabbia ha detto:


      Restare, tentare di non essere eccessiva, sempre troppo, stare, ‘mantenere’ come dicono a Napoli – quanto amo questo verbo partenopeo –
      Mantieni, tieni.
      Aspettare quell’arrivo, dolorosamente e meravigliosamente inatteso
      ( francesca magnatta )
      Ciao Michela, come stai?
      Un abbraccio a tutti voi.

  2. maria sciolti ha detto:

    io non credo che ci si perda,ci si lasci,la vita è fatta di incontri,mi piace immaginarla come quei crocevia strani che creano i binari dei treni ,poi pero’ si disintersecano e tornano ad essere un solo binario……ho incontrato tante persone,su qualcuna ho riposto troppe aspettative e sono stata delusa,altre invece mi hanno sorpreso..ma ognuno di loro ha lasciato qualcosa di se’ nel mio intimo,nel mio modo di pensare che proprio per questo è sempre in movimento.Tutto questo è bellissimo!!! mi piace pensare che sono una donna diversa dall’anno scorso e dal prossimo anno…. grazie alle persone e alle situazioni che mi entusiasmeranno e a quelle che mi deluderanno!!!

    • barbara ha detto:

      Sono d’accordo se per “non esigere nulla” e ” non domandare niente” si intende non cercare di cambiare la persona e di farla diventare cio’ che non è. Ma, viceversa, si deve esprimere i propri bisogni. E’importante farlo. Poi sta anche all’altra persona decidere come comportarsi e noi dobbiamo accettare anche i no che ci arriveranno. Ma il “chiedere” all’altro attraverso il colloquio secondo me è fondamentale. Lo scambio di opinioni. Il recepire le cose viste con gli occhi dell’altro che ci possono ferire ma anche arricchire, è fondamentale…

  3. elisa ha detto:

    purtroppo il tempo però scolora i ricordi belli lasciando l’amarezza di non essere stata all’altezza, di non aver detto o taciuto qualcosa , oppure la tristezza di non aver avuto l’amore da quell’unica persona al mondo ci aspettavamo…il tempo non cura sempre le ferite,soprattutto quando non hai più vent’anni….

  4. Massimiliano Hellies ha detto:

    “Quando ci si perde” non è un evento, è un limite necessario, il limite che stabilisce la quantità finale dell’evento, che è l’essersi incontrati.
    E’ tra l’incontro e l’abbandono che i termini del rapporto ne “modellano” la forma qualitativa, i cui limiti invece non hanno il carattere della necessità, ma sono un libero atto di creazione di valore, il cui gradino più basso è l’assenza di quest’ultimo, che però appena compare va a formare una scala infinita che tende all’inestimabile.
    In questa vita non avremo alcun altro luogo dove donare, misurare e imparare il valore umano in maniera così evidente ed efficace come avviene nell’incontro.

  5. barbara ha detto:

    amare…..chi, michela? amare un figlio, è l’unica forma di amore che conosco ed in cui credo. Non credo più nelle persone, nei rifugi momentanei, il dolore è solo nostro, nessuno potrà mai alleviarlo nè comprenderlo. Ed io non ho più l’età nè l’entusiasmo per fidarmi ancora,è passato troppo tempo ormai, sono passate troppe parole e troppi silenzi. Amo i miei figli anche se mi lasceranno ed è un amore che nulla chiede. E’ l’unico amore che mi è rimasto e che mi permetto

    • Massimiliano Hellies ha detto:

      In amore il non chiedere nulla è l’unica possibilità per avere tutto

      • Massimiliano Hellies ha detto:

        Si, lo so, è troppo dichiarativa come affermazione, ma non cambio idea nemmeno di un millimetro

      • barbara ha detto:

        non è troppo dichiarativa, è semplicemente assoluta ed impossibile per me in un tipo di rapporto diverso da quello che ho con loro. Anche se forse, sai, ho bisogno anche di questo amore e l’averne bisogno è comunque una necessità ed una richiesta

  6. newwhitebear ha detto:

    Mi ha lasciato perplesso quell’esordio sull’amare. Amare è un donare reciproco, è un rinunciare reciproco di una parte di noi, è un qualcosa di irrazionale che si fatica a inquadrare. Quando qualche granello di polvere blocca gli ingranaggi bisogna tornare razionali e lucidamente dire basta prima che sia troppo tardi. Dimenticare il passato per guardare al futuro.

  7. flameonair ha detto:

    Credo che l’amore nasca come una nostra personale necessità interiore di dare, di condividere profondamente. Forse per questo si sbaglia quasi sempre il “bersaglio”, o tendiamo a vederlo per quello che vorremmo e che non è. Ma, di certo, l’unica possibilità che possa avere, una volta che si scopre reciproco, è quello di accudirlo come un giardino o come un figlio, senza pensare che non possa accadere qualcosa che, nonostante tutti i nostri migliori intenti e le nostre continue attenzioni, non ce lo strappi come fa una grandinata o come il tempo stesso che ci richiede che ogni figlio s’allontani dai nostri occhi per crescere e vivere autonomamente. Anche senza sentire più il bisogno di noi…a volta.

  8. silevainvolo ha detto:

    amare e smettere di cercare di volere il controllo….lo condivido eppure le domande ci sono e si fanno numerose in un silenzio rumoroso, meccanismo spesso difficile da frenare. Pero’ sì, arrendersi all’errore o al pensiero inutile che zavorra e rappacificare il cuore… non so come avviene ma potremmo riuscirci (e da bambini la prima volta terrorizzati ad andare in bici solo dopo si capirà l’equilibrio lo si trova andando, senza le rotelline di scorta magari). Se capita perdersi la strada, qualche passante magari ci farà venire voglia di trovarne un’altra.

  9. rosenuovomondo ha detto:

    Io invece ho recentemente scoperto che anche in amore si può esigere, cercare, volere e decidere. Perchè per essere amati non è necessario annullare se stessi, anzi. Più si ha la consapevolezza di se stessi più si ha la capacità di amare e di accettare l’amore degli altri e credimi, a quasi cinquant’anni l’ho capito solo ora…

    • barbara ha detto:

      non credo che amare significhi annullare se stessi, ma solo accettare che l’altro abbia una propria storia ed un proprio percorso che l’ha portato a noi …non bisogna pretendere di coinvolgere l’altra persona nella nostra vita, non quando ha seguito un proprio cammino che, per caso, l’ha portato a noi. Il dolore, in questo senso, deve essere solo nostro. e l’amore, se c’è, non deve chiedere nè esigere.

  10. Dario Petrolati ha detto:

    amare
    parola benedetta
    pesante
    invocata
    ammanettata
    la cerco
    sfuggo
    temo
    non so amare
    solo distruggo

    forse
    malinconie e solitudini
    mi portano a pagine
    scordate
    colline fatte di desideri
    sbagliati
    dario.

    ma non per te
    tu sia almeno felice….♥ ♪

    http://www.dariopetrolati.it

  11. accademiainquieti ha detto:

    Secondo me il problema non è non chiedere, quanto non pretendere che quanto si chiede sia effettivamente dato. Chiedere senza pretendere non provoca sofferenza….

  12. agrimonia71 ha detto:

    Il passato non si dimentica, le domande sul perchè c’è stato l’intoppo sono tante ed a un punto o si smette di farle e si ricostruisce o ci si saluta oppure diventano un’inutile tormento soprattutto per chi se le fa.
    Michela lei sa davvero rendere reali i pensieri di molti dinoi che la leggono
    🙂

  13. Chiara ha detto:

    Grazie Michela. Semplicemente grazie. Ogni volta.
    Chiara

  14. @serenatudisco ha detto:

    Che belle parole, lacrimuccia di commozione

  15. stefano ha detto:

    mentire, mentire sempre nella vita…

  16. Stefano Mino ha detto:

    tu non mi chiedere, io non ti dico…
    a proposito di un tuo discorso: i ladri sono diversamente abili?

  17. Sergio Corsi ha detto:

    Non riesco a trovare altro che Wilde: “L’amore è eterno finché dura!”
    L’amore si può soltanto vivere, non capire o spiegato poichè “Il cuore ha delle ragioni che la ragione stessa non riesce a comprendere.”(B. Pascal)

  18. Alessandro Sterzi ha detto:

    Sì, ma non si può mica aspettare in eterno!!!

  19. elinepal ha detto:

    L’amore non è razionale. E però ad amare si impara. A non pretendere, a saper dare. Ma avere amore di rimando è una delle clausole. Troppe volte si pensa che basta essere uno ad amare e le cose andranno bene. Accontentarsi MAI.

  20. Fabio G. ha detto:

    Alice V …io ti amo!

  21. barbara ha detto:

    Amare una persona è…

    Averla senza possederla.
    Dare il meglio di sé
    senza pensare di ricevere.
    Voler stare spesso con lei,
    ma senza essere mossi dal bisogno
    di alleviare la propria solitudine.
    Temere di perderla,
    ma senza essere gelosi.
    Aver bisogno di lei,
    ma senza dipendere.
    Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
    Essere legati a lei,
    pur essendo liberi.
    Essere un tutt’uno con lei,
    pur essendo se stessi.
    Ma per riuscire in tutto ciò,
    la cosa più importante da fare è…
    accettarla così com’è,
    senza pretendere che sia come si vorrebbe.

    Omar Falworth

  22. Giovanni ha detto:

    L’amore non è un algoritmo e forse la motivazione del confinarlo nella località della ragione è proprio il desiderio del controllo.

    “Dobbiamo imparare a prestare ascolto alle parole che sgorgano da un’altra anima, a lasciare che il nostro cuore frema del dolore di un altro, a soffiare con pazienza l’alito della vita su quella piccola brace che giace nascosta nel cuore di un altro.” D. Ikeda

  23. Sara ha detto:

    Grazie! Le tue parole escono dall’anima, irrompono nel cuore e nella mente!
    Risvegliano pensieri e sentimenti, che la frenesia quotidiana cerca di coprire….ma come braci sono li pronte a divampare….da un momento all’altro.
    Le tue parole sembrano sempre piu spesso le mie, e leggere mi aiuta a non sentirmi sola.
    Sono strazianti quanto vere, reali quanto sincere!
    Leggerle su questo blog è ogni volta come tornare a casa, e ritrovare quella parte di me con cui lotto e mi scontro…..duramente. Grazie Michela!

  24. carmilla50 ha detto:

    l’amore viene da sè, se deve arrivare.non arriva mai, soprattutto se lo si cerca. il passato non dovrebbe condizionare il presente; purtroppo questo è impossibile per chiunque.
    ed è normale che sia così…del resto.

    non c’è, forse, nessun comportamento o atteggiamento giusto o sbagliato; ognuno segue la propria inclinazione…quanto meno, se poi sbaglia, potrà dare la colpa solamente a sè stesso/a.

    ciao, Michela, buona domenica:)

  25. zoe ha detto:

    Quanto fa male, però

  26. ….ma non saprei l’amore è una continua richiesta… in particolare proprio d’amore…. anche quello che non si nutre ed è disattento, che si fuma 100 sigarette e aspetta solo di sapere come va a finire il suo libro. Ed è un continuo chiederci di riuscire a essere decodificati, io coi miei orari sballati, e lui che mi chiede i pranzi della domenica

  27. La viaggiatrice ha detto:

    L’amore è un casa che ti esalta, ma fa sempre soffrire. Quando non ti fa più soffrire diventa un’altra cosa.

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