Allora, come cominciare? Me lo sono chiesto al risveglio. Come ogni anno. Perché se non si comincia con dei buoni propositi non va bene. Anche se poi, in genere, non li rispetta mai… Come cominciare allora? Ho continuato a chiedermelo per tutta la giornata. Perché in fondo sono fatta così… la maggior parte del tempo lo passo a farmi domande senza trovare risposte… non posso farci niente… Poi la risposta è arrivata un po’ per caso… Guardando il modo in cui una persona che ha deciso di seguirmi via Twitter si presenta: “Agire a casaccio e sperare per il meglio”. Mi sembra bellissimo. Tutto il contrario di quello che ho sempre fatto o cercato di fare. Perché se dovessi sintetizzare la mia vita forse dovrei dire: “Agire per il meglio sperando che il caso non ci metta lo zampino”… Forse è per questo… Forse non ho mai capito nulla… Forse ha ragione lui… Allora sì, sarà il mio buon proposito per 2012! Vediamo un po’ se funziona….
Mi piace assai sto proposito 😉
“«Agir au hasard et espérer pour le mieux.” cela peut etre interpreter comme un proverbe japonais “Ichi-go ichi-e”.
cordialement
merzak
Rompere con il motto che dice “prima di tutto, sii fedele a te stesso..”
Questa massima che ci giunge da Polonio è per noi preziosa in quanto è proprio perché egli rimane fedele a sé stesso che giunge a farsi ammazzare da Amleto “come un topo” dietro una tenda.(Watzlawick – Istruzioni per rendersi infelici)
Se ho ben interpretato, mi sembra che iniziare l’anno in maniera differente dalle strade conosciute sia un ottimo proposito.
Auguri per un sereno 2012.
La vita ti porta dove vuole… puoi solo provare a indirizzarne il corso.
Non contrastare la corrente… nuota per il suo verso.
La corrente potrebbe sapere qualcosa… che tu ancora non sai.
(non è mia… ma la sposo in toto 🙂
Bellissima, mi piace molto. Ma di chi è? La penso anch’io così. Non abbandonarsi alla corrente, ma nuotare per il suo verso…
DIREI CHE NULLA ACCADE PER CASO E CHI CERCA DI TENERE TUTTO SOTTOCONTROLLO PERDE ATTIMI MERAVIGLIOSI DI MAGIA….DELLE DECISIONI IMPROVVISE….DEGLI ATTIMI DI FOLLIA DA CUI NASCONO ESPERIENZE MERAVIGLIOSE…DI PARTIRE SENZA UNA META ALLA RICERCA DI NON SI SA COSA E ARRICCHIRSI LUNGO IL PERCORSO….NUTRIRSI….LASCIATE ANDARE LA VOSTRA ANIMA..LEI SA DOVE ANDARE….!!!!!
Non sarà proprio il miglior consiglio per l’anno nuovo, ma ogni tanto è vero che ci vuole un po’ di leggerezza. Di solito, per chi è spesso pronto e preparato, si tratta di far finta di non esserlo! Auguri!
Penso che “mollare” le redini ogni tanto faccia bene, un po’ di sana improvvisazione mantiene vivi. Buon Inizio, dunque.
Ma sì che funziona.
Lo dici tu stessa che “la risposta è arrivata un po’ per caso”.
Anche per me è difficile mollare programmi, piani strategici per grandi e piccole cose, fatti per mania o a tempo perso come minuscole ossessioni quotidiani che fanno quasi compagnia, e anche i momenti in cui magari mi lascio andare rientrano in quei maledetti limiti.
Quindi non posso far altro che augurarti e augurar anche a me stessa quello che l’anonimo/a ha augurato su Twitter….
Che poi, in fin dei conti, le cose vanno come devono andare e da ogni cosa si può trarre in fin dei conti sia bene che male, allora tanto varrebbe non pensarci, visto quanto pesa un piano andato storto……
cara Michela ho già espresso
il mio….
sulla pagina di facebook
come ben vedi…..
auguri ed incoscenza
avanti….
dario.
Non funziona! Non funzionera’ mai… Quello che viene chiamato “desiderio del casaccio” e’ in realtà la “concentrazione passiva”. Il caso non esiste! E’ la presenza ossessiva della tensione generata dall’avidità, del voler controllare tutto ad ogni costo, perche’ tutto in fondo ci deve appartenere, e’ lei che ci rende prigionieri di noi stessi…
sono d’accordo con te Giovanni… il fatalismo è diverso dall’accettare gli eventi e plasmarli al meglio per sè stessi.
il mio motto è azione e contemplazione, sinergia del divenire,
sono due passaggi essenziali del pensiero germinante, entrambi presumono movimento e pausa, in quanto, agire alle volte è anche stare fermi e nella contemplazione è il pensiero che si muove…
agire a casaccio, come tu dici Michela, e uno muoversi disarmonico, a meno che tu non
lasci che sia l’istinto a governare la tua azione, in questo caso c’è un disegno preordinato che ancora non si conosce,
Agire a casaccio ed agire l’azzardo non sono sinonimi, non mi sembra. Se agissi a casaccio cosa avrei da sperare? Se non mi fossi posta nessuna finalità, dove sarebbe l’attesa che è trama indispensabile della speranza? E se anche fossi tanto saggio da agire a casaccio senza far danno ad alcuno e tanto sapiente da essere lieve dimenticanza di tutti i propositi, perché dovrei sperare? Se invece agissi l’azzardo, ecco che tutto cambierebbe di significato. Soggiace una scelta, anche di solo un istante precedente, di fare al contrario, fare diversamente, fare o non fare che poi son lo stesso. Azzardare mi conserva la possibilità, l’effetto imprevisto e chissà, forse, al meglio, imprevedibile… ed eccomi a sensi aperti a sperare, e che ogni cosa giunga sia “fatale”. Buon anno.
I buoni propositi.
I buoni propositi per l’anno nuovo sono durati nel pensiero un giorno, nei fatti mezz’ora.Perchè?Perchè ci ho provato sono uscita questa mattina coperta diligentemente,come tutte le brave persone,da un ombrello.Bene,sono tornata a casa dopo poco a posare qell’oggetto che non fa per me.L’ombrello mi ingombra le mani ma sopratutto i pensieri.Allora?Allora tutto rimane come prima n…on mi interessa diventare”una brava persona”per come lo si intende,io sono una brava persona così come sono,così con tutto il mio corredo di pregi e difetti io mi vado bene così.Allora perchè cambiare?Per quest’anno facciamo alla rovescia io sono io una persona facile chi ama le difficoltà visiti un altro mondo non il mio.Grazie a Tutti i partecipanti Marta
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Agire a casaccio e sperare per il meglio..in-coscienza.
Visto che si agisce sempre con coscienza.
E’ un po’ come liberarci dagli schemi imposti fin da piccoli e
sempre ubbidire e
non crear sorprese, non deludere!
essere i bravi figli, ubbidienti!
ma così non abbiamo vissuto!
E’ ora di vivere la nostra VITA..
di fare le nostre scelte..anche quelle sbagliate, perchè no siamo umani..
Esperienza, esperienza, agire, fare,muoversi, costruiere,creare il nostro essere interiore.
Un mondo di bene e amore
cara Michela
Beh potrebbe essere un’idea! Ma nella vita una linea d’indirizzo bisogna averla sempre, come un filo rosso sotto il caso…
No, mi sa che non funziona quello che suggerisce il tuo amico.
anch’io con le ceneri dei botti ho raccolto le ceneri dei buoni propositi mai realizzari nel 2011, ma so già che anche il 31 dicembre 2012 farò la stessa cosa.
mi sa che i buoni propositi sono da abolire. E’ la mediocrità umana che ci è geneticamente tramandata, il vero problema!
🙂
penso che copierò anch’io questo difficilissimo proposito,dopo avere cercato di fare al meglio tutto per i miei primi 50 anni,sfiancandomi per essere sempre al meglio,come esempio,come traino ed avere passato i miei 6 mesi alimentari peggiori sentendomi trmendamente in colpa verso gli altri…..si penso che tenterò con tutte le mie forze di lasciare scorrere le mie ansie….
ti auguro un fantastico anno,Michela,perchè di serenità sono stufa…..
Il sottoscritto, tanto per parlar male di qualcuno senza offendere nessuno, a pensarci bene ha agito in sua vita più a casaccio che con calcolo (anche perché i calcoli gli riuscivano sempre sbagliati), ed effettivamente è sopravissuto fino a quest’anno. Chi era quel filosofo che, per disprezzo della casualità, attraversava le strade senza curarsi di guardare se arrivava qualche carretta o qualche biga e che, naturalmente, è stato travolto e ucciso da un carro che andava veloce? Finora mi è andata bene, ma domani? Mi sa che dovrò imparare almeno il calcolo delle probabilità.
Auguri non casuali da
Fulvio
Buoni propositi
perchè Michela
perchè
ma non sarebbe meglio
lasciarsi anche andare
farsi trasportare
dall’istinto
dopo una lettura
una pausa di ascolto musicale
un pensiero nascosto
anche andare a caso
senza programmi
fare riposare la mente
la mia almeno
di certo…
“cose”
Michela…..♪ ♪
dario.
o anche “agire per il meglio sperando che il caso CI METTA lo zampino”, non è detto che sia un male 🙂
buon anno Michela
Anche io, a lungo, ho “osservato” la vita: facendomi domande senza trovare risposte. Guardando la vita dalla finestra. Come un marinaio che ha deciso di tirare in secco la sua barca e di osservare il mare. Finchè ho cominciato a capire che, così, “rinunciavo a vivere”, sequestrata dalla paura. Paura di sbagliare che è…in fondo…paura di vivere…Allora ho iniziato a tuffarmi nella freschezza di ogni giorno…con la sopresa negli occhi e nel cuore e la bussola dei valori che ci portiamo dentro. Mettendoli alla prova nelle tempeste della vita. Così non è agire “a casaccio” …è..semplicemente…vivere! E tu, Michela, se ti lasci sorprendere da una frase di Twitter, significa che vuoi immergerti nell’oceano della vita…Buona navigazione!
La furiosa tempesta che mi ha travolta, è passata, sui binari della mia vita, a soli 20 anni, quando stavo iniziando a costruire la casetta rosa del futuro..Non avevo mai pensato al caso ,al destino, e alle altre diavolerie della vita…poi, improvviso, il suo ballo mostruoso e affascinante con la musica dell’ignoto..la casetta è crollata, era di sabbia e, giustamente, le onde l’hanno portata via..dopo vari terremoti e alluvioni personali, mi son trovata naufraga in mezzo all’oceano, di notte, un’isola deserta mi aspettava..la casetta la sto ricostruendo ma all’albero, ho appeso la vecchia me stessa e la nuova sta vivendo meglio di prima, la farfalla è uscita dal bozzolo…cade e si rompe le ali, ma solo questa è la vita…Michela, la farfalla è dentro di te, ti assicuro..coriandoli di auguri per piantarti nel cuore i suoi silenzi che fanno miracoli…
Ho visto che su questo tema molti hanno fatto riferimento a temi come il mare, la corrente, i venti, ecc. Bene, per quella che è la mia esperienza come velista posso solo ripetere il consiglio che mi diede un vecchio marinaio: senti pure le previsioni del tempo, consulta gli strumenti di bordo, ma poi quando sei lì, in mare aperto, stai bene attento a capire i segni che ti manda la natura. Non cedere all’ansia, alla paura, e ricordati di respirare a pieni polmoni ogni volta che puoi.
Ciao.