La stanchezza arriva…

La stanchezza è così. Ogni tanto arriva. Forse per ricordarci che non possiamo fare tutto. Anche se lo sappiamo bene. Anche se non la smettiamo mai di ripeterlo.

Perché non basta “volere” per “potere”. Perché siamo tutti irrimediabilmente fragili e vulnerabili. Perché la realtà, prima o poi, si impone.

Come fanno allora tutti coloro che non si fermano mai e che vanno avanti nonostante tutto? Come fanno quelli che non si ammalano, non sono stanchi, non hanno fratture?

Sono anni che so che non è vero. Perché l’apparenza inganna e c’è sempre una ferita che ogni tanto si riapre. Sono anni che metto a tacere questa voce. Perché mente. Perché nessuno sa mai esattamente come vive un’altra persona. Perché è stupido e infantile credere che, per gli altri, le cose siano più semplici.

La vita è difficile per tutti. Talvolta i dolori più profondi sono quelli che nessuno sospetta. Perché dall’esterno tutto va bene. E il sorriso apparente nasconde per sempre quello che ci si porta dentro.

Per fortuna che esiste la stanchezza. Per fortuna che talvolta ci si ritrova da soli con lei per non perdere la bussola. Per fortuna che ci costringe a fermarci e a guardarci intorno per cercare un po’ d’amore…

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27 risposte a La stanchezza arriva…

  1. newwhitebear ha detto:

    Il vivere è stressante sotto ogni punto di vista ma si deve avere il coraggio di fermarsi e riflettere altrimenti la giostra ci stritola e ci porta via.

  2. Stefano Mino ha detto:

    la stanchezza sbugiarda i passi più lunghi della gamba 🙂

  3. Anna Rita ha detto:

    Grazie.
    Niente di più vero. A volte, la stanchezza viene sottovalutata o considerata una debolezza da lasciare indietro per proseguire la corsa infernale in cui ci siamo gettati da quando siamo sbarcati su questo mondo, ma in realtà è un’amica preziosa che delimita con saggezza le nostre effettive possibilità specie in certi momenti…

  4. Damiano biscossi ha detto:

    Ci vorrebbe una rivoluzione etica.

    Siamo vittime di allucinazioni continue in questo non vivere cio che si è ed in un gioco di potere che porta al disvalore.

    Riparati da corazze di ogni tipo pur di non vivere le emozioni sulla nostra pelle.

    E molto complicato per me mantenere la rotta anche nel momento in cui sei stanco tornare sui miei passi e tornare a non essere. Resisto tengo il timone, e ogni tanto trovo qualche piattaforma sicura a cui attraccare per provare a sostenere che non si deve non essere, che anche se si e arrivati in una posizione di potere bisogna lasciar spazio al nuovo ed esser disposti a tornare ad essere “nessuno”. Leggevo in un libro che le idee dello scrivere sono nelle teste delle persone che incontriamo…ma se le incontriamo tornando ad essere alla pari con loro.

    Buona serata

    Damiani

  5. fab ha detto:

    è stupido e infantile credere che, per gli altri, le cose siano più semplici…ma spesso, capita di pensarlo

  6. Fulvio Sguerso ha detto:

    “Per fortuna che esiste la stanchezza”. Come dire: meno male che riusciamo a toccare con mano i nostri limiti. A toccarli e a riconoscerli. Il pensiero li supera, è vero, ma il corpo no. Ma anche il corpo è tale in quanto è “pensato” (pesato), e pensato ora in un un modo ora in un altro, tanto che riesce difficile, alla fine, separarlo, allontanarlo, “scorporarlo” dalla visione-percezione che ne abbiamo, così nell’insieme come nelle sue parti. Anche perché è pur sempre parte più di quello che siamo che non di quello che vorremmo essere. E ce ne accorgiamo, appunto, quando “non risponde”, o risponde con sintomi dolorosi…Diverso è il caso dell’estasi mistica, ma lì si entra in un’altra dimensione, e la santità non è esattamente a portata di mano…o forse sì, chi può saperlo?

  7. stefano ha detto:

    la sera leoni… e poi.. ah ah ah 🙂

  8. rosenuovomondo ha detto:

    Non ti fermi perchè non ti puoi fermare, perchè la vit ava avanti nonostante te e ti tritura nel vortice e uscire non è facile anche se vorresti solo dormire e non pensare, dormire e sognare di dormire

  9. Ivana ha detto:

    “La Mente mente” (Osho), almeno finchè può! Già, perchè se ha “deciso” di mentirci è per difenderci dall’insopportabile, da quell’insopportabile che tale può per sempre rimanere, ma che può anche trasformarsi…fino ad emergere alla coscienza ( anche se parzialmente, anche se nn subito). Cerchiamo la Verità, la nostra Realtà vera…siamo tutti degli esploratori e la ricerca stanca. Fermarsi quando serve è un puro atto d’amore verso noi stessi.

  10. pani ha detto:

    come le pause in musica. Se non ci fossero sarebbe solo rumore

  11. annitapozzani ha detto:

    Bellissimo post, totalmente vero!

  12. Mariagrazia ha detto:

    Che bello … La stanchezza….
    Ci sono tanti motivi per non fermarsi …….Uno di questi è il ricordo del dolore che un giorno , ha paralizzato la vita nell’ anima e nel corpo … Poi senza una ragione tutto ricomincia e ti rendi conto di quante cose hai da svolgere , da scoprire da completare , da organizzare .Quando il divano diventa l’unico desiderio bhè , la stanchezza porta con me un piacevole sorriso
    Mg

  13. ES ha detto:

    Per anni non ho ascoltato me stessa, non ho ascoltato i miei bisogno. La stanchezza….ah…andare a letto a mezzanotte e alzarsi alle 4 perchè non si può perder tempo, perchè bisogna studiare, lavorare, …
    E finalmente oggi riesco dopo anni a fermarmi e a GODERE della stanchezza, del dolce far niente, senza sensi di colpa, senza pentimenti…
    Ci vuole coraggio per cambiare ma tu sei un grande esempio, grazie Michela!

    ES

  14. Dario Petrolati ha detto:

    la stanchezza
    forse non l’ammetterò
    mi sfrutto per sentirmi
    pensare
    credere in cosa
    non so
    dormo malisimo
    sempre irrequieto
    allora mi imbottisco
    mi acquieto apparentemente
    con sedativi
    tranquillanti che mi fan trascinare
    sino al divano
    eppoi mi annoio
    quasi credo dormire
    davanti allo schermo
    se non fosse per lei
    per la piccola impossibile
    gracidante radietta
    sempre pettegola
    che però mi tiene in vita

    mi porta dove la gente è

    ciao Michela.

  15. zebachetti ha detto:

    La stanchezza a volte è un vero toccasana, ti far pace con te stesso, la reputo una sensazione molto intima. Buonanotte nazzareno

  16. Laura Breccia ha detto:

    Ogni volta che mi sento senza forze, soprattutto la sola senza forze, cerco di cambiare prospettiva. E scopro, come sostieni tu Michela, che ognuno ha il suo punto di “debolezza”, il suo momento di fragilità, lo stesso bisogno di amore che si manifesta più o meno apertamente, in modi e tempi diversi. Così mi sento meno sola e magari trovo la forza di aprirmi ad un amico o semplicemente di svelare a me stessa che vado bene anche così, anche quando sono stanca. Tuttavia questa consapevolezza va controcorrente rispetto ad una certa tendenza autodistruttiva. E’ una lotta continua. Scoprirti, leggere il tuo libro, è stato come sciogliere il gelo sul cuore, un primo passo verso l’accettazione di una parte di me prima negata a tutti costi. Una voce dolce, la tua, che cullava i miei pensieri, quelli che non osavo, non riuscivo, a dire

    • juna ha detto:

      Si tutti nella vita dobbiamo convivere con la fragilità e la vulnerabilità che ci accompagna ogni momento il segreto è fare della fragilità un dono e non un nemico da combattere solo nella vulnerabilità riusciamo ad essere noi stessi

  17. credo che non esista chi non si ferma DAVVERO MAI.

  18. è raro.A volte non ci si può prendere una tregua.Altre volte non si vuole.Ma si,se ci fermano gli altri è decisamente meglio

  19. carlo ha detto:

    perchè non scrivi frasi un po’ più lunghe?

  20. lupus.sine.fabula ha detto:

    Forse a volte bisognerebbe avere il coraggio di fermarsi; o forse a volte bisognerebbe potersene consentire il lusso…

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